Vieni a conoscere i tratti essenziali del movimento Surrealista, uno dei più intriganti tra i movimenti di avanguardia affermatisi nel XX secolo.
Cominciamo col dire che il Surrealismo è un movimento artistico e letterario, fondato nel 1924 da Andrè Breton. Anche i Surrealisti, come già fecero i Futuristi, hanno racchiuso le proprie idee in un Manifesto.
In questo breve filmato (3 minuti) vengono presentate le caratteristiche generali della corrente.
Il Surrealismo in sintesi
Come hai ascoltato, i caratteri principali del Surrealismo sono riconducibili a questi punti:
- nasce tra le due Guerre mondiali (manifesto pubblicato nel 1924)
- si propone come un movimento rivoluzionario e contestatore. I Surrealisti si oppongono alla morale borghese.
- gli artisti vogliono raggiungere un nuovo modo di rappresentare la realtà, perché in effetti contestano il modo convenzionale di vedere la realtà.
- vuole oltrepassare i limiti della ragione, dando libero sfogo all’immaginazione ed al sogno.
- la bellezza di un’opera risiede nella sua capacità di stupire, coinvolgere, provocare un effetto estraniante rispetto alla realtà
- ha un collegamento con le teorie psicanalitiche di Sigmund Freud, formulate in quegli stessi anni
- vuole mettere in discussione la razionalità ed il modo tradizionale di vedere le cose.
riassumiamo i concetti anche attraverso la mappa sottostante:

se vuoi stamparla, puoi scaricarla in PDF da qui
Gli esponenti del Surrealismo
Ogni artista appartenente a questo gruppo, sviluppa il proprio stile in modo del tutto autonomo e personale. D’altronde i Surrealisti propongono di rielaborare i propri sogni, le proprie ossessioni e paure lasciando la mente libera di vagare grazie a meccanismi creativi istintivi come il frottage, l’automatismo psichico, il collage… e perciò come potrebbero ottenere risultati simili tra loro?
Salvador Dalì
Famosissimo artista spagnolo di cui puoi leggere una sintetica biografia qui. Oppure, vedendo il video qui sotto.
Le opere di Dalì sono dense di significati visionari ed inquietanti. Attribuisce grande importanza al sogno ed al potere dell’inconscio e per questo crede che l’artista debba lasciare libero sfogo alla propria immaginazione.
E’ stato un personaggio molto famoso e discusso perché aveva modi eccentrici di vestire e di presentare le proprie opere in pubblico. Guarda questo brevissimo filmato che ci mostra una sua apparizione in televisione .
Letture dell’opera, quadri di Salvador Dalì
Qui ti lascio due video-letture dell’opera di Dalì molto interessanti. Entrambi i filmati durano 3 minuti
Il celebre quadro “La persistenza della memoria” nel quale puoi trovare affinità di pensiero tra la raffigurazione degli orologi molli e le teorie filosofiche di Henri Bergson il quale teorizza la relatività della percezione del tempo.
e l’altrettanto nota e sorprendente opera “Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana, un attimo prima del risveglio” nella quale puoi trovare illustrato perfettamente il metodo surrealista di trarre ispirazione dal mondo onirico per generare immagini fantastiche.
René Magritte
Pittore belga di cui puoi leggere una breve biografia qui
La caratteristica che accomuna le opere di Magritte è la sensazione di sconcerto, di dubbio, di incertezza che lasciano in noi osservatori. I suoi paesaggi, interni di case, oggetti e personaggi sono dipinti in modo apparentemente “normale”: con realismo, con attenzione ai particolari. Ma se guardiamo bene le opere di questo artista, ci rendiamo conto che sono ricche di paradossi, di accostamenti impossibili, innaturali, irrazionali. Oggetti comuni sono collocati in luoghi impensati, enigmi e illusioni ottiche sono protagonisti.
Guarda questa breve video-lettura dell’opera “L’impero delle luci” per chiarire questo concetto
letture dell’opera, quadri di René Magritte
Conosci quest’opera? “Il figlio dell’uomo” è un celebre autoritratto di Magritte.
Ci invita a concentrare la nostra attenzione su ciò che è nascosto, invisibile, incomprensibile.. Vuole suggerirci di aprire la nostra mente alla relatività. Al dare un nuovo significato a qualunque cosa che vediamo.
Questa non è una pipa. L’arte incontra la relatività.

Una delle opere universalmente note di Magritte è questa tela che si intitola “Il tradimento delle immagini”.
Sul fondo neutro della tela spicca una frase in francese, scritta con un bella grafia corsiva, che tradotta significa proprio: “Questa non è una pipa”.
Davvero? Ne siamo proprio sicuri?
A me sembra di vedere chiaramente una pipa… Ma allora cosa vuole dirci il pittore? Scopriamolo insieme.
Come hai ascoltato nel filmato, l’immagine della realtà (per quanto accurata e realistica possa essere la sua rappresentazione) non coincide mai con la realtà.
Forse può sembrarti un concetto astruso, ma se ci pensi… Magritte ha pienamente ragione: quella non E’ una pipa, è solamente la RIPRODUZIONE di una pipa. Non si può accendere, non la si può fumare. Non è un vero oggetto e perciò, in definitiva… non esiste!
Se ci spingiamo un pochino più in là, potrai trovare un parallelismo con il pensiero letterario di Pirandello e con quello di Montale. Te lo spiego meglio nel prossimo paragrafo. Potrebbe esserti utile anche per la preparazione della tesina interdisciplinare.
Intanto, ti invito a riflettere sul fatto che l’arte (in questo periodo) inizia a spostarsi nettamente sul piano concettuale. Gli artisti non si limitano a produrre opere belle da ammirare, ma vogliono consegnarci spunti di riflessione. Fare dell’arte un vero mezzo di comunicazione delle proprie idee ed anche delle idee e filosofie che circolano nel periodo in cui l’artista vive.
L’impossibilità di conoscere la realtà per quella che è
Il messaggio che i Surrealisti vogliono darci è quello di ripiegare su una realtà surreale e metafisica (vedi il post dedicato alla corrente Metafisica) che si distacca dalla vera realtà.
Perché lo fanno?
Il Surrealismo nasce in un contesto storico delicato: nel 1924 si è da poco conclusa la Prima Guerra Mondiale, con tutto il carico di desolazione economica e sociale che consegue ad una grande guerra e stanno nascendo i primi germi dei totalitarismi che cambieranno il volto del mondo nei 20 anni successivi e che porteranno alla Seconda Guerra Mondiale.
Se vuoi rivedere il contesto storico, ti rimando a questo video di sintesi.
In un clima simile è naturale che l’arte si ripieghi su se stessa.
Che metta in discussione il proprio ruolo (vedi il Dadaismo) e che cerchi di rifugiarsi in una realtà “altra” un mondo che sta sopra la realtà.
L’arte ha da sempre celebrato la bellezza, gli ideali, i valori della società. I suoi progressi, le sue contraddizioni. In questa fase storica a cavallo tra le due Guerre, la realtà è qualcosa di orribile da cui è meglio fuggire. Perciò l’artista si rifugia nel mondo onirico, quello dei sogni.
Surreale vuol dire proprio “al di sopra del reale” così come “metafisica” vuol dire “al di là del mondo fisico”.
per Approfondire
Colleghiamo l’arte alla letteratura
Avrai studiato che nella letteratura italiana del Novecento alcuni autori manifestano le stesse perplessità riguardo la possibilità di rappresentare la realtà per quello che è.
Magritte e Pirandello
Pirandello teorizza l’esistenza delle maschere, indossate da ciascun individuo per presentarsi in società mutando di volta in volta il proprio “aspetto”.
Se ciascuno di noi si pone in modo differente nei vari contesti in cui vive (pensa a te: a scuola ti comporti forse in modo diverso rispetto a quando sei in famiglia e con gli amici potresti avere atteggiamenti ancora differenti) possiamo mai dire di conoscere davvero una persona?
E se ciascuno sa di non poter conoscere ne sé stesso né gli altri, può davvero dire di poter conoscere la realtà?
Quando parliamo con qualcuno, dice Pirandello, crediamo di intenderci, ma in realtà non lo facciamo mai. Perché le parole che ascoltiamo le interpretiamo a modo nostro. Secondo oil nostro personale modo di pensare, secondo il nostro umore, perfino secondo l’idea che noi abbiamo della persona che ci sta parlando. Nell’interpretazione potremmo facilmente travisare il senso originario che quelle parole avevano.
Per attualizzare un po’ il discorso: quante volte ti sarà capitato di fraintendere quel che un amico voleva dirti? Nei messaggi scritti su Whatsapp capita ancor di più perché non puoi nemmeno vedere il volto di chi parla e capire quale sia l’intonazione di quella frase. L’incomprensione è davvero dietro l’angolo!
Guarda il quadro sottostante e dimmi se non trovi un collegamento con “Uno, nessuno e centomila”…
Magritte e Montale
Montale ha una visione del mondo pessimistica che avrai sentito riassumere nella poetica del “male di vivere”. Il lavoro di questo poeta italiano è molto vicino agli stessi concetti che abbiamo individuato in Pirandello ed in Magritte: è impossibile conoscere la realtà.
Pensa alla celebre poesia “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”.
C’è un verso che esplicitamente dice:
[…] nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
La realtà non è dunque quella che si vede.
Possiamo trovare un legame fortissimo con le tele di Magritte. Con tutte quelle rappresentazioni in cui l’illusione ottica ci fa credere di vedere una realtà rasserenante, ben nota ai nostri occhi. ma se guardiamo meglio, c’è qualcosa di stonato, di incrinato. C’è modo di accorgersi (soffrendo) che la vita è un inganno e che non potremo mai conoscere davvero la realtà.
Guarda come Magritte rappresenta La condizione umana nel suo labile confine tra oggettività e soggetività.
Ti lascio anche alcune risorse schematiche che ho tratto da altri siti web:
Scarica il file pdf con la lezione cliccando sull’immagine sottostante

Materiali semplificati:
Scarica la pagina riassuntiva

Schede di approfondimento su due opere rappresentative di Magritte


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